Il licenziamento... un trauma per il solo lavoratore?

Il licenziamento... un trauma per il solo lavoratore?

Il licenziamento è vissuto come un evento traumatico. Spesso accade per la persona che lo subisce. Ma a volte lo è anche per chi lo attua. Quando si tratta di licenziamento imposto da ragioni economiche, magari verso persone con le quali si sono condivisi anni di collaborazione, il licenziamento infatti può essere vissuto dall’imprenditore come una sconfitta o addirittura come un forte trauma personale. Non per caso, nella scala di eventi psicosociali stressanti forse dipiù largo impiego (IRLE di Payke), il licenziamento è preceduto dal “crollo negli affari”.

L’avvocato giuslavorista chiamato a supportare un’azienda in difficoltà, soprattutto in questi ultimi anni, spesso si trova ad affrontare numerosi profili giuridici (la procedura di licenziamento collettivo, ad esempio, uno degli aspetti tecnici più complessi nella gestione del personale), ma anche quell’insieme di relazioni e sentimenti che costituiscono la spina dorsale della comunità aziendale. Si tratta di decisioni magari non facili che vengono adottate dal management con razionalità ma che, prima di essere attuate, devono superare il vaglio del livello emotivo. Infatti, anche nelle società più grosse, tra il cervello e le mani... c’è di mezzo il cuore. Capita - molte più volte di quanto si possa immaginare - che l’imprenditore, soprattutto se di lungo corso, preferisca soprassedere ad azioni imposte da ragioni di bilancio ma incisive sulle risorse umane, confidando in una ripresa magari lontana.

Anche quando si tratta di un solo licenziamento per soppressione della posizione, alla valutazione giuridica ed economica si affianca, fino a volte a prevalere, una valutazione di numerose altre circostanze. Prima di licenziare, infatti, bisogna capire che cosa non funziona. L’impegno e la passione per il lavoro costituiscono a volte il miglior ‘salvagente’, come al contrario il disinteresse di un dipendente per la propria attività, spesso traducendosi in scarso rendimento, potrebbe costituire un fattore di accelerazione del processo decisionale destinato poi a sfociare nel licenziamento.

Per questo, nelle operazioni di ristrutturazione che impattano sul personale, è utile ed importante che la preparazione tecnica e giuridica accurata sia accompagnata da una speciale attenzione e valutazione degli aspetti di comunicazione, di relazione e umani.

E’ il lavoro di un buon direttore del personale… ed un po’ anche dell’avvocato giuslavorista.


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